Bracca
Bracca comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Gentili (lista civica Bracca Viva) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°49′N 9°43′E |
Altitudine | 720 m s.l.m. |
Superficie | 5,47 km² |
Abitanti | 720[1] (31-12-2024) |
Densità | 131,63 ab./km² |
Frazioni | Bruga, Cornalta, Fieno, Follo, Fonte Bracca, Galleria, Molino Zocchi Canarino, Ponte Merlo, Pozze, Pregaroldi, Sottoripa Usdè, Staviglio, Truchel, Zubioni |
Comuni confinanti | Algua, Costa Serina, San Pellegrino Terme, Zogno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016035 |
Cod. catastale | B112 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 890 GG[3] |
Nome abitanti | bracchesi |
Patrono | sant'Andrea Apostolo |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Bracca (Braca in dialetto bergamasco[4]) è un comune italiano di 720 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Situato al termine della Val Serina, laterale della Val Brembana, dista circa 25 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità montana della Valle Brembana.
Storia
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Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C., ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. Anche l'origine etimologica del toponimo sembrerebbe risalire a quel periodo: pare difatti che in questi territori avesse un ruolo importante un tale chiamato Braccus.[senza fonte]
In epoca medievale il paese non risentì di particolari scontri tra guelfi e ghibellini, ma venne comunque dotato, probabilmente a scopo preventivo, di torri e fortificazioni, di cui restano alcuni ruderi in località Botta. Difatti il paese è il primo borgo che si incontra salendo la val Serina dalla val Brembana, ed era posto sulla via che si collegava alla via Mercatorum.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Bracca sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre 1983.[5]
Il tralcio di vite di uva nera rappresenta la caratteristica produzione agricola del luogo, mentre la fonte ricorda l'importante presenza, sottolineata anche dal motto, della sorgente di acqua minerale conosciuta come Fonte Bracca.[6]
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
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Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea. Edificata nel 1857 e consacrata nel 1872 in luogo di un edificio religioso che risulta fosse già presente nel 1360, fu infatti inserito nel documento Nota ecclesiarum civitati et episcopatus Bergomi del 1360.[7] Conserva al proprio interno un calice d'argento risalente al XV secolo
- Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo nella frazione Cornalta. Costruita nel XVII secolo, conserva opere pittoriche di buon pregio, tra cui un dipinto di Carlo Ceresa.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]

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Frazione Cornalta
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Frazione Bruga
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Padiglione idropinico sorgenti
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Antica Osteria di Bracca
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Antica Osteria di Bracca
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Bracca di Costa Serina ora Bracca, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 221, fascicolo 3259.6. URL consultato il 25 aprile 2021.
- ^ Bracca, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ Luigi Chiodi, Nota Ecclesiarum Civitatis et Episcopatus Bergomi 1360, Bolis, 1957.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chiara Paratico, La bottega dei Marinoni, pittori di Desenzano al Serio, sec. XV-XVI, Bolis, 2008, ISBN 978-88-7827-168-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bracca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bracca.bg.it.