Torre de' Busi
Torre de' Busi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | San Michele |
Sindaco | Eleonora Ninkovic (lista civica) dal 7-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°46′42.95″N 9°29′04.24″E |
Altitudine | 472 m s.l.m. |
Superficie | 8,97 km² |
Abitanti | 2 280[2] (31-12-2024) |
Densità | 254,18 ab./km² |
Frazioni | Favirano, San Gottardo, San Marco, San Michele (sede comunale), Sogno, Valcava[1] |
Comuni confinanti | Calolziocorte (LC), Caprino Bergamasco, Carenno (LC), Cisano Bergamasco, Costa Valle Imagna, Monte Marenzo (LC), Roncola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24032 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016215 |
Cod. catastale | L257 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 698 GG[4] |
Nome abitanti | torrebusini |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Torre de' Busi [ˈtorːe deˈbuːzi] (Tór di Büs [ˈtoɾ dɛˈbys] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano sparso di 2 280 abitanti[2] della provincia di Bergamo, situato nella Valle San Martino e bagnato dal torrente Sonna. Il comune è tornato a far parte della provincia di Bergamo dal 27 gennaio 2018[6][7][8] dopo un periodo di venticinque anni trascorso in provincia di Lecco (16 aprile 1992[9] - 26 gennaio 2018). Fa parte della Comunità montana Lario Orientale - Valle San Martino.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo deriva dalla presenza di una torre di proprietà della famiglia Busi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si ipotizza che il comune sia di origine romana, anche se non si sono riscontrate testimonianze: si ritiene che nelle vicinanze dell'abitato passasse la via militare romana che collegava Bergamo e Como. Certa è l'esistenza in epoca longobarda, periodo a cui risalgono gli affreschi nella chiesa di San Michele. Nel XIV secolo Torre de' Busi fu paese famoso per l'attività molitoria, dovuta alla presenza dei ruscelli Sonna e Bratta. Prima di mutare nome in Torre de' Busi il nome del luogo era Bretta, poiché il borgo era feudo dei Capitani della Bretta, probabilmente milanesi, che avevano proprietà in Brianza e a Cisano. Durante il periodo veneziano fiorì l'attività tessile, soprattutto quella della seta.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune di Torre de' Busi è stato concesso con decreto del Presidente della Repubblica del 6 agosto 1988.[10]
Lo stemma riprende, con qualche variante negli smalti, quello della famiglia Busi[11], presente nel territorio almeno dal 1287 e che rivestì importanti incarichi ecclesiastici e amministrativi. I leoni sono il simbolo della Serenissima, che sostenne questa casata come ricompensa per i suoi servigi. La torre si riferisce al feudo e ricorda l'antica opera fortificata di cui ora non rimangono che pochi resti; la collina su cui è fondata simboleggia il territorio e la Valle San Martino dove è ubicato il paese.[12][13]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Tra i monumenti va indicata la chiesa di San Gottardo del XVI secolo presente nella frazione omonima, la chiesa di San Michele, la chiesa dedicata a San Marco e Santa Maria delle Vittorie del Novecento nella frazione di San Marco.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Gli stranieri residenti al 1º gennaio 2018 erano 58, ovvero il 2,7% della popolazione[15].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Torre de' Busi - Statuto
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Legge 29 dicembre 2017, n. 225, in materia di "Modifica al decreto legislativo 6 marzo 1992, n. 250, e aggregazione del Comune di Torre de' Busi alla Provincia di Bergamo, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione", in vigore dal 27 gennaio 2018.
- ^ Torre de' Busi, lascia Lecco: torna nella provincia di Bergamo, in Il Giorno, Monrif Net, 22 dicembre 2017. URL consultato il 15 gennaio 2018.
- ^ Marco Cangelli, Torre de’ Busi è terra bergamasca, la cerimonia ufficiale, in BergamoNews, Bergamo, 13 gennaio 2018. URL consultato il 15 gennaio 2018.
- ^ Data di entrata in vigore del Decreto legislativo 6 marzo 1992, n. 250, in materia di "Istituzione della provincia di Lecco", pubblicato in GU Serie Generale n. 77 del 1º aprile 1992.
- ^ Torre de' Busi, decreto 1988-08-06 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 281, fascicolo 4594.6.
- ^ Busi, su stemmi.vallebrembana.org. URL consultato il 4 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2021).
- ^ Comune di Torre de' Busi, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 settembre 2021.
- ^ Torre de' Busi, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 4 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Residenti stranieri al 1º gennaio 2018, su tuttitalia.it, ISTAT. URL consultato il 1º novembre 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre de' Busi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.torre-debusi.bg.it.
- Tórre de' Busi, su sapere.it, De Agostini.